L'hotel al tempo del Coronavirus

Sembra quasi assurdo. Fino ad oggi non era mai capitato (per lo meno da quando noi possiamo averne memoria) e non potevamo nemmeno immaginare che uno scenario del genere potesse realmente accadere.

Non stiamo parlando di un film di fantascienza o di una serie televisiva. E' realtà. Sta accadendo. Oggi. E a noi.

La nostra hotel è semi deserta. Il telefono squilla poco, se non per le varie richieste di cancellazione e rimborso. Gli uffici sono semi deserti, fra chi è stato messo in ferie e chi purtroppo è in malattia (per banale influenza per fortuna e non per altro). Solo la musica in filodiffusione rimbomba per i vari ambienti.

Rivogliamo le camere occupate, i clienti che si lamentano per l'attesa in reception, i colleghi che maledicono le centinaia di email che devono leggere, i camerieri che devono correre da un tavolo all'altro per servire i clienti. Vogliamo le recensioni di Tripadvisor copiose, a questo punto anche se negative ma che comprovano comunque che qualcuno è passato qua da noi. Vogliamo pure gli insulti, quelli dei clienti incazzi (anche se hanno torto), le ore straordinarie, il mal di gambe, la stanchezza.

Ridateci tutto. Ridateci la nostra quotidianità. E forse stavolta riusciremmo davvero ad apprezzarla con meno superficialità e meno scontatezza.

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